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di Pier Paolo Pasolini (1971)

Nel film di Pier Paolo Pasolini c’è una versione della novella di Giovanni Boccaccio “Andreuccio da Perugia”, che appartiene alla seconda giornata, nella quale i narratori parlano di quelli che sono stati turbati da diverse cose, ma le loro vicende hanno avuto un lieto fine, oltre le loro speranze.

Guarda tutta la storia di Andreuccio.

https://www.youtube.com/watch?v=i1N4hvy6dDU da 3:36

Leggi le parole della dama e ascoltale nel video:

Andreuccio! Tu sei il benvenuto!
Bentrovata!
Andreuccio! Vieni, vieni! Sediamoci qui. Accomodati. Oh Andreuccio certo tu ti meraviglierai di questa mia accoglienza, di come ti abbraccio piangendo. E ancora di più ti meraviglierai quando ti dirò che tu ed io siamo fratello e sorella!

Devi sapere che Pietro, tuo padre, quando soggiornava a Palermo, ha conosciuto una ricca vedova, che l’amò talmente da sacrificargli il suo onore. Da questo amore nacqui io. Nostro padre poi ritornò presso Roma, e ci ha lasciate, dimenticandosi completamente di noi.

Capisci? Mi ha lasciato bambina, come se fossi la figlia di una serva…
Così io sono cresciuta con mia madre, nobilissima donna, che mi diede in sposa, ancora fanciulla, a un gentiluomo di Agrigento, guelfo convinto [fedele al Papa, invece che all’imperatore].

Purtroppo la sua intesa segreta con il re Carlo è stata scoperta da re Federico, che ci ha cacciati da Palermo proprio quando io stavo per diventare una delle donne più importanti dell’isola. Per fortuna re Carlo ci risarcì in parte dei danni subiti a causa sua , e ci diede in più terre, case, e un ottimo stipendio a mio marito, tuo cognato.

Ecco! Così grazie a Dio ho potuto incontrarti e conoscerti, caro fratello!
Non tutto il male viene per nuocere! (Risponde Andreuccio)

Da dove viene la dama?
Che cosa dice ad Andreuccio?
Come lo tratta?
Che cosa fanno dopo questo racconto?
Dove si svolge questa storia?

I personaggi parlano con accenti molto diversi e molti parlano solo in dialetto. Andreuccio ha un accento e usa termini romaneschi, i briganti parlano in napoletano, infatti, invece di dire “entrare” dicono “trasire”, quando discutono chi deve entrare nella tomba.

Qui c’è il “lieto fine” il finale in cui Andreuccio torna libero, ricco e contento.

Scrivi un commento di 40 parole a questa novella e se vuoi alla versione cinematografica di Pier Paolo Pasolini.

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Guarda un’altra breve parte del film, quella finale, in cui puoi vedere Pasolini stesso che interpreta un allievo di Giotto. Dipinge quello che ha visto nel suo sogno e, alla conclusione della sua opera, commenta: “Perché realizzare un’opera quando è così bello sognarla soltanto…”

Sei d’accordo con il commento di Giotto/ Pasolini? PASOLINI E L’ARTE In questo film puoi vedere come Pasolini faccia molti riferimenti all’arte italiana. Puoi anche vedere cha usa spesso attori non professionisti, presi dal popolo, che spesso somigliano proprio ai personaggi delle opere d’arte a cui Pasolini si è ispirato.

Giotto, la cappella degli Scrovegni

 

Se vuoi vedere altre immagini e un commento su Pasolini e la pittura vai a questo sito: http://abbracciepopcorn.blogspot.com/2008/12/la-pittura-nel-cinema-il-decameron.html

L’attrice Silvana Mangano nel ruolo della Madonna, che appare in sogno al pittore Giotto, interpretato da Pasolini. Sembra proprio un quadro, non sei d’accordo?